Qualche giorno fa dovevo andare a Sesto San Giovanni ed era ancora una bella giornata ed allora ho deciso di andarci in bicicletta. Il percorso, non era la prima volta che andavo fino a là, che ho seguito questa volta l’ho trovato particolarmente sorprendente:
Da Molinetto di Lorenteggio lungo il naviglio grande fino alla chiesa di San Cristoforo , poi a sinistra della chiesa si percorre la vietta ( via San Cristoforo) che porta al passaggio a livello della linea Porta Genova- Mortara e si arriva ad incrociare la circonvallazione (per il percorso di ritorno salire sul ponte delle Milizie e scendere sul naviglio a metà salita).
Qui si attraversa e si entra in Via Tortona (senso unico con pista ciclabile per quelli che arrivano in contromano) fino a via Stendhal ( se si prosegue per via tortona si arriva nella zona molto fashion del Fuori Salone e oltre, alla stazione di Porta Genova, si arriva in zona Navigli e Darsena : occhio al pavè), girare a sinistra e superare gli incroci di Via Savona ( da qui c’è una pista ciclabile) e Via Solari fino ad arrivare in via Cola Di Rienzo.
Girare a destra in Cola di Rienzo (e’ un senso unico: per il ritorno c’è la pista ciclabile per andare contromano) fino ad arrivare ai Giardini Don Giussani (ex Parco Solari) attraversare piegando a destra per arrivare in via Solari angolo Coni Zugna e prendere quel breve tratto di ciclabile (fatto un pò male) che permette di attraversare la cerchia dei Bastioni (Viale Papiniano).
Prendere via Olona (occhio che la pista ciclabile è solo per quelli che arrivano da via Carducci, quindi si deve andare in strada sul lato del senso di marcia). Arrivati alla cerchia dei navigli ( inizio di via Molino delle Armi si deve andare verso piazza Cadorna , ma le biciclette non possono andare sulla corsia riservata ai bus ( In senso contrario, a meno dei cantieri della metropolitana, c’è una corsia per le biciclette); allora si gira a destra e si sale per piazza Sant’Ambrogio che adesso è una isola pedonale. giunti alla fine dell’isola pedonale ci sono due possibili alternative :
- si fa una ‘sporca’ e si sale contromano per via Terraggio fino ad arrivare al Bar Magenta e da qui ,superando le fioriere ci si immette in via Carducci e si va fino a Cadorna
- Si percorre via Sant’Agnese fino a Corso Magenta e poi a sinistra, sul pavè, ed arrivare a via San Nicolao , sulla destra subito dopo il Palazzo Litta, che porta in un angolo di piazza Cadorna (se non si prende San Nicolao si arriva all’incrocio con via Carducci e si gira a destra).
In via Carducci si supera il Palazzo Enel e si arriva in piazza Cadorna, si attraversa la piazza per entrare in via Minghetti, che porta su di un lato del Castello Sforzesco . Anche qui, poiché si deve arrivare dall’altra parte, vi sono tre opzioni:
- Attraversare il castello per la piazza d’armi: si deve fare a piedi perché le biciclette non possono circolare, ed uscire dal lato opposto.
- seguire la pista ciclabile verso destra che gira tutto intorno al castello passando davanti alla torre del Filarete (in largo Beltrami – piazza Cairoli) fino all’incrocio con via Lanza.
- Prendere la pista ciclabile verso destra ed entrare nel parco tenendosi il castello a Destra, passare piazza del cannone ed uscire dall’altra parte, e qui girare nuovamente a destra fino all’incrocio con via Lanza.
Percorrere via Lanza fino Foro Bonaparte: sulla sinistra si vede il teatro Strehler. Per evitare il pavè, che li è particolarmente insidioso, si deve andare sul marciapiede sul lato del teatro e prendere la stradina che si torva a destra dello stesso (via Rivoli) e poi andare a destra per via Strehler.
Si è arrivati in corso Garibaldi e vi sale a destra ( se si va dritto si arriva a corso Como), dopo una ventina di metri a Destra ci si immette in via Delio Tessa ( e’ un senso unico ma per le biciclette è percorribile in entrambi i sensi) fino ad arrivare alla Conca di San Marco: cioè in via San Marco dove una volta c’era la conca del Naviglio Martesana per superare la chiusa dell’incoronata. Se si va a destra si va in piazza San Marco dove c’è l’omonima chiesa che vale una visita, ma il percorso è per Sesto e quindi devo girare a sinistra lungo la ciclabile che, superato il pub “el tombon de san marc”, porta alle chiuse di Leonardo (in questo tratto il fondo è di sanpietrini). Alle chiuse c’è una discesa che porta al sotto passo dei bastioni e si entra in Viale Melchiorre Gioia.
Sul viale Melchiorre Gioia tenere la mano destra, dove c’è stare sempre nel controviale, e ad ogni incrocio hanno fatto delle piste per l’attraversamento ciclabile: molto comode.
Si passa dalla nuova skyline delle vecchia area delle “Varesine” : in zona Piazza Gae Aulenti e più in la il “Bosco Verticale” e la “biblioteca degli alberi” sul lato sinistro.
In fondo a Melchiorre Gioia si arriva alla Cascina de’Pomm dove il Naviglio della Martesana si interrra. Sul lato destro del Naviglio c’è la pista ciclabile che è una meraviglia. Dopo vari passaggi sotto i ponti ferroviari ( con qualche barbone che vi dorme) si arriva a passare sotto viale Monza all’altezza dello Zelig (si deve prestare attenzione perchè la prima volta non l’ho visto e sono andato oltre: si sta percorrendo questo tratto di città in un’altro piano e dimensione e le prime volte si perdono i riferimenti); c’è una rampa sulla sinistra che porta sul viale Monza ( sul lato opposto di viale Monza c’è un’altra rampa per scendere) e da qui si sale verso Sesto passando per i vecchi borghi di Gorla, Precotto , Villa San Giovanni fino a Sesto Marelli (dove c’era la Ercole Marelli) .
E qui il percorso è terminato : Più o meno 16 KM Ma quasi tutti in percorsi ciclabili con passaggi in posti interessanti e curiosi.
Nota: sulla strada del ritorno se si percorre la sera , come è successo a me , verso le 18 il Naviglio grande è un gran fermento di persone che fanno jogging e gli scalmi delle tre società di canottaggio che si allenano salendo e scendendo la corrente del Naviglio in direzione di Corsico / Trezzano: par d’ess nanca a Milan!
N.B. Nel testo “Salire” significa “andare verso nord”